Con la rapida e per certi versi necessaria diffusione del fotovoltaico degli ultimi anni, si è reso necessario fornire ai cittadini le informazioni principali sulle caratteristiche degli impianti e sulle loro modalità di funzionamento per l’apporto di energia elettrica nella abitazioni. Uno dei componenti principali di ogni sistema basato sui pannelli fotovoltaici è l’inverter fotovoltaico, che può essere considerato il vero e proprio cuore dell’intero impianto messo a punto per un edificio; ma andiamo a vedere più nel dettaglio di cosa stiamo parlando.
Prima di arrivare alla corretta definizione di un inverter fotovoltaico e capirne così a fondo i meccanismi di funzionamento, è bene ricordare che in ogni impianto fotovoltaico è prevista l’installazione (generalmente sui tetti per favorire il completo assorbimento) di specifici pannelli fotovoltaici in grado di catturare l’energia del sole e trasformarla nelle proprie celle in energia elettrica. Come i più esperti sapranno, però, l’energia elettrica di cui si “nutre” un’abitazione consiste in una corrente alternata, ovvero in una risultante di due flussi di energia. Ed è qui che entra in gioco l’inverter: come lo stesso nome lascia intuire, si occupa della conversione in corrente alternata dell’energia che arriva direttamente dalle celle, che giunge ad esso ancora nello stato di corrente elettrica continua. Senza l’inverter, in altre parole, l’impianto sarebbe in grado di compiere una discreta trasformazione di energia solare in energia elettrica e continuerebbe a funzionare, ma sarebbe completamente improduttivo per le esigenze del proprietario. Oltre a ciò, l’inverter fotovoltaico è dotato di appositi meccanismi che gli consentono di rilevare eventuali anomalie nell’impianto e di riuscire ad ottimizzare in ogni momento la quantità di energia che arriva direttamente a chi usufruisce del sistema.
La caratteristica principale di ogni inverter fotovoltaico è la sua potenza, ovvero la massima energia trasformata in un determinato intervallo di tempo, che dipende naturalmente dai consumi medi sostenuti nello stesso intervallo. Considerando la naturale quantità di energia dissipata per diversi fattori e che la potenza dipende anche da un corretto collocamento dell’inverter, con le tecnologie attuali gli inverter arrivano a trasformare in corrente alternata fino al 98% dell’energia in arrivo come corrente continua. Per gli impianti residenziali, ovvero destinati a fornire energia elettrica ad un’abitazione, la potenza generalmente non supera i 5 kW, mentre arriva anche a 20 kW istantanei per gli impianti progettati per industrie, aziende ecc.
Di fondamentale importanza, al fine di ottimizzare il rendimento in termini di potenza dell’impianto, è anche lo studio della sua topologia, ovvero del sistema di collegamento geometrico dei vari componenti dell’impianto. Facendo un parallelismo con una rete Wi-fi, così come negli impianti di grandi dimensioni non basta un unico router per garantire ottime prestazioni in tutti i punti, così nel caso di un impianto fotovoltaico la topologia è strettamente correlata alle esigenze e alle dimensioni dell’impianto da rifornire: per quelli di piccole dimensioni si privilegiano inverter monofase, mentre per gli impianti destinati al commercio o alla produzione inverter trifase o al limite più inverter monofase.
Se stai leggendo questo contenuto perché interessato al passaggio ad un alimentazione a pannelli fotovoltaici, sappi che in fase di progettazione di un impianto i tecnici dovranno valutare diverse variabili, e non è escluso che la collocazione della tua abitazione possa influire negativamente sul rendimento finale. Gli inverter, infatti, sono progettati per operare in condizioni climatiche medie e non estreme: temperature troppo rigide così come surriscaldamenti possono mettere in crisi l’intero sistema. Per un ambiente perfetto, dunque, dovrai pensare anche a dotarti delle tecnologie necessarie a mantenere le condizioni climatiche perfette per l’impianto, o all’acquisto dei più moderni inverter dotati di un discreto controllo automatico delle condizioni di lavoro.
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