Quando si chiede un preventivo di un impianto fotovoltaico un agente su due utilizza la parola “GRATIS”, a nostro avviso in modo inappropriato.
L’impianto fotovoltaico non è gratis, come non viene regalato nessun tipo d’impianto e nessun tipo di lavoro che implichi una prestazione professionale. E’ vero che esistono degli incentivi che permettono il recupero di un impianto fotovoltaico con i relativi interessi. E’ vero anche che l’impianto fotovoltaico ha come obiettivo primario quello di ridurre le emissioni di anidride carbonica. Pensate che un kW di picco installato riesce ad evitare 350 kg di anidride carbonica immessa nell’atmosfera.
Ma allora quanto costa un impianto fotovoltaico, e soprattutto è conveniente da un punto di vista economico?
Come quando si scegli un’auto si può trovare un ampio ventaglio di prezzi ma, ad oggi, si va dai 2000 ai 2500 euro a kilowatt.
Quindi un impianto da 3 kWp può costare dai 6.000 a 6.500 euro più IVA al 10% quindi indicativmente 6.600 a 7.150 euro .
Ma quanto rende un impianto fotovoltaico da 3 kWp ?
Prima di esporre il rendimento di un impianto fotovoltaico, vorrei girarvi la domanda. Quanto rende un’automobile appena comprata? Uscita dal concessionario viene svalutata del 20% e poi, anno dopo anno, perde circa un 7 o 8 %. Quindi dopo 10 anni l’automobile pagata 9.000 euro vale praticamente 2.500 euro!
A questo punto molti staranno pensando che durante i 10 anni di vita l’automobile è stata utile perchè ci ha permesso di viaggiare, spostarci e quindi i 9.000 euro sono stati ammortizzati e ben spesi.
Quanto renderebbe investire i 6.500 euro in un impianto fotovoltaico aderendo al V Conto energia?
Supponiamo che i consumi presi in analisi si aggirino intorno a 3.000 kWh/anno, il che indica che mediamente i consumi su base mensile siano di circa 250 kWh/mese. Valorizzando economicamente l’energia acquista dalla rete a circa 0,18 euro/kWh si ha un esborso medio mensile di circa 45,00 euro/mese.
A questo punto supponiamo di installare un impianto fotovoltaico da 3 kWp, con una produzione su base annua di circa 3.300 kWh, avendo valorizzato l’ irraggiamento pari a circa 1.100 kWh/kWp, valore tipico “medio” del centro Italia.
Supponendo che di tutta l’energia prodotta dall’ impianto fotovoltaico si autoconsuma il 70%, il che vuol dire che dei 3300 kWh prodotti su base annua, 2310 kWh saranno autoconsumati dalle utenze elettriche, mentre la parte restante, ovvero 990 kWh saranno immessi in rete. Ai 2310 kWh autoconsumati, bisogna anche associare il concetto di “mancato costo”, ovvero l’esborso economico evitato dovuto all’ acquisto di energia elettrica dalla rete. A questo punto valutiamo la resa economica tenendo in considerazione i calcoli fatti:
- Valorizzazione dell’ energia autoconsumata: 2310 kWh x 0,126 euro = 291,06 euro
- Valorizzazione della tariffa omnicomprensiva: 990 kWh x 0,201 = 198,99 euro
- Mancato costo: 2310 kWh x 0,18 euro = 415,08 euro
I ricavi su base annuale ottenuti sommando i valori precedentementi indicati si ottiene un valore su base annua paria a:
Ricavo annuale medio = 905,05 euro/anno
Supponendo di aver acquistato l’impianto “chiavi in mano” comprensivo di IVA ad un costo di 6490,00 euro, si ottiene come tempo di rientro medio circa 7/8 anni, coerentemente ai tempi di recupero medi dei precedenti “Conto Energia”. Tenendo in considerazione che l’incentivazione ha una durata di 20 anni!
E se decidessi di sfruttare la detrazione del 50%
Supponiamo di mantenere le solite condizioni dell’ esempio precedente con la differenza di richiedere la detrazione fiscale del 50% e di conseguenza la possibilità di aderire al sistema di scambio sul posto.
- Quota di detrazione annuale: 324,50 euro/anno
- Mancato costo: 2310 kWh x 0,18 euro = 415,08/anno
- Contributo scambio sul posto: 990 x 0,10 euro = 99 euro
I ricavi su base annuale in questo caso ottenuti dalla somma dei contributi precedentemente elencati si ottiene un valore su base annua pari a:
Ricavo annuale medio = 838,58 euro/anno
Anche in questo caso i tempi di recupero medio si aggirano intorno a 7/8 anni come nell’ esempio precedente.
Quindi è vero che l’impianto fotovoltaico è gratis?
No, non è gratis! Viene incentivato. Ciò che molti venditori vi prospettano è nessun esborso iniziale per l’impianto ma il completo finanziamento tramite istituto di credito.
Cosa cambia nel nostro ragionamento se interviene un istituto di credito? Cambia l’ INTERESSE che le banche o gli istituti percepiscono per l’erogazione del finanziamento, quindi si allungano i tempi di recupero dell’impianto fotovoltaico ed il cliente deve sopperire agli evenutali imprevisti derivati dalla manutenzione dell’impianto e dalla variabilità dell’irraggiamento.
Conclusione
Realizzare un impianto fotovoltaico è conveniente economicamente, ciò che è bene valutare quando si sceglie un impianto è la qualità dei materiali e i tassi d’interesse di un eventuale finanziamento. Tassi d’interesse non competitivi annullano i benefici dell’impianto. Materiali di scarsa qualità non permettono invece di ottenere una produzione adeguata per il recupero.